La cultura e l’esperienza manageriale al servizio dei giovani, per aiutare gli studenti ad avvicinarsi al mondo del lavoro, affinché ne possano capire le problematiche, apprenderne i valori e, al termine del percorso formativo, renderne più facile l’accesso. Sono queste le finalità del protocollo d’intesa siglato fra Regione Toscana e Cida Toscana.
Giunge così a conclusione un iter durato oltre un anno, durante il quale Cida Toscana – seguendo le linee guida di Cida nazionale – ha collaborato con la Regione per tracciare un percorso ‘virtuoso’ di formazione, che consentirà ai giovani delle scuole secondarie di secondo grado un approccio nuovo al mondo del lavoro. L’obiettivo, nell’ambito delle recenti normative sull’alternanza scuola-lavoro, è di valorizzare il sistema duale e dell’apprendistato, con la creazione di un canale privilegiato di accesso all’occupazione. In questo modo si vogliono migliorare le prospettive di impiego degli studenti attraverso l’acquisizione delle abilità e delle competenze necessarie al mercato del lavoro e finalizzate anche alla crescita personale.
Il protocollo Regione-Cida Toscana – firmato dal Presidente Enrico Rossi alla presenza dell’Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro Cristina Grieco – vuole contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e favorire l’incontro fra domanda ed offerta di lavoro. In particolare si punta a ‘sbloccare’ l’accesso dei giovani alle piccole e medie imprese, che per dimensioni ed organizzazione spesso trovano difficoltà a reperire personale formato e competente. Il ruolo di Cida è proprio quello di superare questo ostacolo, mettendo a disposizione i propri manager per accompagnare gli studenti durante l’intera fase del percorso formativo. Il protocollo prevede anche che Cida Toscana realizzi sinergie con il sistema di istruzione e formazione regionale per contribuire, con le proprie competenze manageriali, esperienze e conoscenze, al miglioramento della formazione degli studenti.
“Cida Toscana – ha spiegato il segretario regionale, Walter Bucelli – sente il ‘dovere civico’ di contribuire al miglioramento del percorso di avvicinamento tra il mondo dell’impresa e quello della scuola. Per questo abbiamo lavorato con la Regione per il varo di questo protocollo che ci consentirà di svolgere un ‘tutoraggio’ nei confronti degli studenti. Il nostro compito sarà di quello di trasferire ai più giovani un bagaglio di competenze e di conoscenze maturato negli anni passati in azienda con ruoli di responsabilità. Questo ruolo di ‘facilitatori’ aiuterà i giovani a comprendere prima e meglio le logiche del mondo del lavoro, di cui vogliamo esaltare gli aspetti valoriali e formativi. Ma aiuterà anche le imprese che potranno contare su un ‘serbatoio’ di giovani preparati dagli studi e formati dall’esperienza dei manager. In un mercato del lavoro sempre più difficile e selettivo – conclude Bucelli – siamo convinti che questo protocollo con la Regione Toscana rappresenti un valida risposta, replicabile in altri territori, per rendere sempre più vicini scuola e lavoro”.