Venezia, 18 Novembre 2025 – CIDA Veneto ha presentato un articolato documento programmatico in vista delle elezioni regionali, invitando i candidati a porre maggiore attenzione al ruolo cruciale della dirigenza e alle urgenze del ceto medio.
Punti salienti del documento sono: valorizzazione della dirigenza e sicurezza sul territorio, fisco e previdenza, riorganizzazione sanitaria e urgenza medici.
La Confederazione sottolinea come la dirigenza pubblica e privata siano fondamentali per il buon andamento delle istituzioni e delle imprese. La valorizzazione dei dirigenti è essenziale per sostenere quella classe media che è, di fatto, la spina dorsale di tutta la Nazione. CIDA Veneto denuncia quindi il “paradosso insostenibile” del ceto medio: due italiani su tre vi si riconoscono, ma l’82% denuncia che il valore delle proprie competenze non è riconosciuto nel reddito, subendo una condizione di “galleggiamento senza prospettiva”. A questo contribuiscono anche un fisco poco equo (il 27% dei contribuenti versa quasi l’80% dell’IRPEF, mentre il 43% della popolazione non versa un solo euro di imposta diretta) e un sistema previdenziale che penalizza sempre coloro che più hanno contribuito al buon andamento del sistema.
Il capitolo Sanità evidenzia due criticità maggiori per il Veneto e il Servizio Sanitario Nazionale: la precarietà retributiva e la riorganizzazione chirurgica.
Viene espressa forte preoccupazione per l’uso di risorse extracontrattuali per gli aumenti di stipendio, che la Corte dei Conti considera “asistematiche” e “fragili escamotage” destinati a svanire, alimentando la fuga dei professionisti dal SSN.
Si chiede inoltre che l’aumento dell’indennità di specificità, previsto per i medici, si traduca in risorse immediatamente esigibili dal 1° gennaio 2026.
La Confederazione boccia la riorganizzazione dei centri chirurgici oncologici regionali basata unicamente sul numero di interventi e chiede di adottare un approccio basato sugli esiti misurati (tasso di sopravvivenza a 30 giorni, complicanze). Auspica un maggiore investimento e implementazione della chirurgia robotica, oggi un punto di riferimento per sicurezza, precisione e formazione dei giovani chirurghi.
Infine, chiede un maggiore sviluppo della Psichiatria Ospedaliera e Territoriale e una grande attenzione all’area dell’Urgenza-Emergenza, che include Pronto Soccorso, Chirurgia Generale e Medicina della Comunità, considerato anche la caduta del Veneto al 17° posto nella graduatoria nazionale per l’efficacia dei servizi psichiatrici.
