“Le imprese del terziario di mercato rappresentano la forza imprenditoriale più ampia e articolata del nostro paese, sia in termini di valore aggiunto che di occupazione. Ora affrontano la difficile sfida della crescita dimensionale e dell’innovazione, presupposti per mantenere e accrescere la competitività del nostro paese”: lo ha detto Mario Mantovani, Presidente di CIDA, commentando la relazione del presidente Confcommercio, Carlo Sangalli, all’assemblea annuale della Confederazione, e i dati del Centro studi di Confcommercio.
“Questo patrimonio non va disperso, anzi deve essere accresciuto, anche con interventi legislativi mirati e lungimiranti: sul fronte dell’innovazione, delle infrastrutture e del carico fiscale, come ha sottolineato Sangalli. Come CIDA ho molto apprezzato la riflessione fatta sui contratti collettivi, la cui funzionalità va oltre la sfera regolatoria fra le parti. In una democrazia matura i contratti collettivi sono lo strumento fondamentale per riconoscere ed esaltare il ruolo dei corpi intermedi e delle parti sociali. Il contratto collettivo – ha aggiunto il Presidente CIDA – è un concreto modello di ‘sostenibilità’, che si traduce in qualità dell’impresa e del lavoro, disboscando il terreno da forme di ‘dumping’ contrattuale e da contratti-pirata.
“Occorre avere lo sguardo lungo sulle cose da fare e sugli obiettivi da raggiungere, perché il vero pericolo che dobbiamo evitare, e fa bene Confcommercio a ricordarlo, è di consumare oggi le risorse dei nostri figli, da quelle finanziarie a quelle ambientali”, ha concluso Mantovani.