I contenuti dell’art. 9 del Decreto Semplificazione, con il fascinoso titolo di “Riduzione delle liste d’attesa e corretto esercizio della libera professione intramuraria” devono essere smascherati per quello che sono: fumo negli occhi dei cittadini e avvio di cambiamenti strutturali più gravi per l’esercizio della professione, dannosi per i veri bisogni di salute. CIMO denuncia in questi termini le modifiche appena apportate dal Governo alla legge 120/2001, con una stretta illiberale all’esercizio attuale della libera professione dei medici dipendenti.
“Le modifiche apportate evidenziano la perseveranza del legislatore nel perseguitare i medici dipendenti del SSN ritenuti “evasori seriali” e “artefici” dei disservizi nelle aziende sanitarie”, commenta il Presidente Nazionale Guido Quici. “Non è altro che il solito gioco della politica nel quale si attacca una categoria per ottenere un facile consenso e distrarre l’attenzione dei cittadini rispetto alle reali conseguenze delle modifiche”.