I dati Istat sugli indicatori di mortalità nel 2016 pur se positivi a livello nazionale, «fotografano un’Italia a due velocità, con forti squilibri territoriali nel Mezzogiorno, diretta conseguenza di un vistoso gap nell’assistenza sanitaria e nella politica ospedaliera. Inoltre se, come conseguenza della media statistica nazionale, ci sarà una modifica verso l’alto dell’età pensionabile, chi è svantaggiato territorialmente per le carenze sanitarie, finirà paradossalmente anche per subire un danno economico vedendo allontanarsi l’età della pensione». È quanto denuncia Guido Quici, presidente del sindacato dei medici Cimo-Cida, commentando i dati Istat sulle aspettative di vita.
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