Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), è intervenuto all’incontro programmato da Federmanager il 30 giugno scorso, nella Sala Verde di via Ravenna a Roma, in un’ora e mezza di dibattito in cui l’ex magistrato ha voluto illustrare il lavoro che l’ANAC sta svolgendo, presentandone attività e finalità, ad un uditorio composto dai rappresentanti del sistema federale che ha mostrato apprezzamento per le parole che il Presidente Cantone ha pronunciato: regole chiare, trasparenza, partecipazione dei cittadini, pianificazione e managerialità.
Il Presidente Federmanager, Stefano Cuzzilla, aprendo il dibattito, ha richiamato l’attenzione del Presidente ANAC sull’importanza che si torni ad avere fiducia nel management. «Da una nostra recente indagine il 78% dei cittadini si è espresso a favore di una presenza di manager nella governance delle città. Questo significa che c’è la voglia di affidare la gestione della cosa pubblica a persone preparate, professionisti che hanno le competenze per mettere a posto le cose».
Tra le notizie più rilevanti emerse dal confronto, la imminente approvazione di linee guida di condotta per la PA, sulla stregua di quanto già operato in ambito sanitario. Tra pochi giorni l’ANAC varerà il Piano nazionale anticorruzione composto di sole 28 pagine: un’operazione di sintesi e di semplificazione che, come ha chiarito il Presidente dell’Agenzia, sarà anche scritta in un linguaggio semplice, comprensibile da tutti.
Si è discusso inoltre dell’applicazione della normativa del nuovo Codice ai Fondi interprofessionali, che per l’ex magistrato continua a essere opportuna ogni volta che questi enti gestiscono un’attività economica.
Sul punto il presidente Cuzzilla ha però chiarito: «La formazione qualificata è una risorsa per lo sviluppo delle imprese e della nostra economia. I Fondi interprofessionali fondati sulla bilateralità vanno rilanciati, non certo vincolati nella libertà di azione. Gestiscono i soldi delle imprese e dei lavoratori in un’ottica di promozione della qualità nella formazione: dobbiamo costruire le condizioni perché lavorino al meglio».
Infine, si è avviata una riflessione sul Decreto legislativo Società Partecipate, licenziato con ben 27 condizioni dalla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati.
«Il management che rappresentiamo crede nel valore della legalità e dell’execution», ha concluso Cuzzilla. «Questo Paese ha bisogno di leadership forti e competenti e per questo siamo molto soddisfatti del confronto avviato con il presidente Cantone che sta promuovendo nella PA una sorta di rivoluzione, sia nel metodo di lavoro sia nelle misure concrete che sta mettendo in campo».