“Il ministro Padoan ha finalmente individuato la giusta direzione del suo ‘sentiero stretto’: intervenire sul fisco riducendo l’Irpef e sfoltendo la foresta delle deduzioni”. Lo ha detto Giorgio Ambrogioni, Presidente CIDA. “Il ministro dell’Economia, oggi ha confermato quanto CIDA sostiene da sempre con cifre ed argomenti inoppugnabili: la leva fiscale è stata usata da troppo tempo per fare cassa, tralasciandone le caratteristiche dinamiche. Cioè la capacità di rilanciare i consumi con la riduzione della pressione fiscale sui cittadini e di spingere la produzione industriale con provvedimenti mirati di detassazione. E se qualcosa è stato fatto su questo secondo fronte, con Industria 4.0, su quello dell’Irpef si è in colpevole ritardo.
“La nascita della nuova legislatura ed il varo di un nuovo Governo – sottolinea il Presidente CIDA – devono essere l’occasione per impegnarsi concretamente sulla politica fiscale, con un preciso programma di riduzione di un’Irpef che pesa in modo insopportabile sui redditi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. L’ultimo rapporto del centro studi indipendenti ‘Itinerari previdenziali’ sull’Irpef 2015 è chiarissimo: su un totale di 172 mld di Irpef versata, i lavoratori dipendenti ne pagano 103 mld (60%); i pensionati circa 60 mld (34,67%) e i lavoratori autonomi 9,4 mld (5,5%) pur rappresentando il 12,5% dei contribuenti.
“Noi non puntiamo l’indice contro nessuno – prosegue Ambrogioni – siamo semplicemente stufi di vederci additati come categoria privilegiata, percettori di presunti stipendi da nababbi o di favoleggiate ‘pensioni d’oro’. E tutto ciò mentre la classe media di questo Paese tende a scomparire, si impoverisce e vede infrangersi ogni prospettiva di miglioramento sociale, prima ancora che economico. Constatiamo con una certa soddisfazione che su queste tesi ora convergono ministri uscenti ed autorevoli commentari di quotidiani nazionali.
“I programmi dei partiti che si candidano a guidare il Paese nei prossimi anni devono indicare chiaramente che la riduzione dell’Irpef rientra nelle loro priorità. CIDAa non si accontenterà di promesse generiche di fronte ad una situazione che ha visto costantemente diminuire il potere d’acquisto delle categorie professionali che rappresenta. Siamo pronti e disponibili a fornire dati e cifre che dimostrano la sperequazione fiscale in atto, e abbiamo proposte concrete per invertire questa tendenza senza mettere in pericolo le casse dello Stato. Spetta alla politica, ai partiti, dimostrare che non è più tempo di rinvii”, ha concluso Ambrogioni.