Roma, 8 febbraio 2023 – Al via i lavori all’Aran per il rinnovo del Ccnl dirigenza Area Funzioni Centrali, per il triennio 2019/2021: si è aperta ieri mattina la trattativa con le Confederazioni e le organizzazioni sindacali rappresentative.
La Cida, presente al tavolo con Cida Funzione Pubblica e Cida Funzioni centrali, ha sottolineato l’enorme ritardo con il quale viene posta in discussione la posizione giuridica ed economica dei destinatari nel triennio 2019-2021. Ci troviamo, infatti, a triennio scaduto, quasi alla metà del successivo triennio 2022-2024, oltretutto con una disponibilità complessiva di risorse assegnate che non tiene assolutamente in conto dei più recenti effetti dell’inflazione sul reale potere d’acquisto dei salari, un motivo questo che evidenzia la necessità di sviluppare la trattativa con la dovuta serietà ma anche con la più grande urgenza.
La CIDA, con riferimento specifico al futuro CCNL, ha posto in particolare l’attenzione sull’opportunità di inserire nello stesso le medesime tutele previste per i dipendenti dal CCNL di comparto, oltre a proporre integrazioni migliorative su diverse clausole dei precedenti CCNL ed avanzare alcune proposte innovative confidando che trovino ampia condivisione all’interno del tavolo contrattuale.
Più nello specifico: welfare integrativo, congedo dei genitori, assenze per malattie in caso di gravi patologie e coperture assicurative sono tra gli istituti di comparto migliorati nell’ultimo CCNL che si ritiene debbano essere riproposti anche per l’area Funzioni centrali. Allo stesso modo diversi istituti previsti nelle relazioni sindacali vanno riaffermati e potenziati così come l’effettiva attivazione degli OPI nelle diverse Amministrazioni.
Anche il finanziamento della contrattazione integrativa, la definizione tempestiva dei contratti di secondo livello, gli incarichi ad interim e il trattamento economico dei distaccati sindacali potranno essere affrontati e migliorati con il nuovo CCNL.
E’ stata poi ribadita la centralità della figura del dirigente nella gestione del lavoro agile, rammentando la peculiarità della prestazione dirigenziale caratterizzata da obbligazioni di risultato e non di presenza.
Tra i temi su cui CIDA focalizzerà l’attenzione c’è’ anche quello del sistema di conferimento degli incarichi dirigenziali a tempo determinato, in applicazione dell’articolo 19, comma 6, del d. lgs. 165/2001 che ha completamente travalicato il limite della costituzionalità consentendo oggi che alcune amministrazioni possano reclutare senza concorso tali figure nella misura del 60% dei posti in organico. Si ritiene quindi necessario ripristinare delle regole costituzionali inserendo “clausole di cornice”, con le quali le amministrazioni pubbliche siano invitate a “preferire” (solo la legge può sancire l’obbligo) una prova selettiva attivabile su tutti i manager pubblici e privati in possesso dei requisiti minimi previsti dalla disposizione da ultimo citata”.
CIDA FP e CIDAFC con il contribuito delle organizzazioni aderenti predisporranno una piattaforma di proposte che saranno presentate in sede di trattativa nel prossimo incontro che il Presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, ha già fissato per il 28 febbraio p.v.