Dopo l’adesione dei dirigenti Consob arriva quella del Sumai-Assoprof, il Sindacato unico medicina ambulatoriale italiana e professionalità che rappresenta il 90% dei medici specialisti presenti sul territorio nazionale, una presenza capillare in tutte le realtà sanitarie del Paese. Una concreta testimonianza, quindi, che di fronte ad una crescente e diffusa crisi di rappresentatività dei cosiddetti ‘corpi intermedi’, CIDA si conferma come una realtà in grado di svolgere un ruolo pro-attivo di rappresentanza di valori e di interessi.
“Con l’ingresso dei medici specialisti ed ambulatoriali del Sumai-Assoprof, viene riconosciuto il nostro ruolo di rappresentanza e di tutela degli interessi delle categorie ad alta professionalità. Ma i manager dell’industria privata e del terziario, i dirigenti della Pubblica amministrazione e della scuola, le nuove figure dirigenziali della sanità, non sono soltanto categorie caratterizzate da elevata professionalità ed altrettanto elevata responsabilità. Sono anche parte importante della classe dirigente del Paese e come tale – ha sottolineato il Presidente CIDA Giorgio Ambrogioni – non possono sottrarsi dal rendersi protagonisti dello sforzo comune per far uscire il Paese dalle secche dell’insufficiente sviluppo economico e della perdita di competitività che ci allontanano dal cuore dell’Europa. Competenza, formazione continua, riconoscimento del merito sono insiti nel nostro Dna, sono valori alla base dei percorsi professionali che ognuno di noi ha intrapreso pur nella sua specificità. Valori che si identificano in un modello di selezione che, senza peccare di presunzione, pensiamo sia mutuabile anche da parte della classe dirigente politica”.