Riportiamo di seguito un articolo pubblicato sulla sezione scuola di Repubblica, relativo ad un progetto ideato da CIDA Toscana
Il gioco di ruolo è molto utilizzato in ambito lavorativo e scolastico. Questa attività consiste nell’interpretare dei personaggi in una situazione e in uno spazio immaginati. Lo scopo di questi giochi è quello di testare le varie attitudini, le cosiddette soft skills, ovvero le competenze trasversali, come la gestione del tempo, la creatività, il lavoro di squadra, il problem-solving ecc. Dopo l’esperienza di PCTO organizzata nel nostro istituto in collaborazione con gli ingegneri di CIDA (Confederazione Italiana Dirigenti e Alte Professionalità), abbiamo intervistato l’ingegner Vittorio Cocchi, a cui abbiamo chiesto di raccontarci che cosa ne pensa e qual è stata la sua esperienza riguardo i giochi di ruolo nel suo lavoro.
Com’è nata l’idea?
“Non saprei, da tempo ci siamo accorti che, al pari delle hard skills, anche le soft skills sono essenziali. Quando mi sono laureato, per entrare nella Piaggio, erano già presenti alcuni test sperimentali sull’interpretazione di un’immagine dalla quale i selezionatori riuscivano a capire l’attitudine dei singoli candidati”.
Come il gioco di ruolo viene utilizzato nei vari luoghi dell’azienda?
“Il gioco di ruolo all’interno delle aziende viene spesso usato per promuovere del personale, osservare le varie attitudini o per vedere di che “stoffa” è fatta una persona”.
Quali caratteristiche si possono migliorare attraverso il gioco di ruolo?
“In verità nessuna. È un test, non un momento di apprendimento. Però le carenze che emergono da quel test possono essere superate e i punti di forza potenziati”.
Non trova che possa essere rischioso usare il gioco di ruolo per selezionare un dipendente? Come si può capire che le caratteristiche di una persona appartengono all’individuo e non al personaggio che sta interpretando?
“È vero, è rischioso. D’altronde è una costante tentare di “accontentare” chi ci sta davanti; lo si fa anche al di fuori dei giochi di ruolo, per piacere, capacità di interpretare ed adattarsi. Però è anche vero che non si può fingere oltre un certo limite”.
Quanto è diffuso il gioco di ruolo nelle aziende italiane? E negli altri paesi?
“Da quello che so sta cominciando a diffondersi appunto perché si dà più importanza alle soft skills. Anche se dal punto di vista della preparazione tecnico-specifica, per quanto mi riguarda, non è significativo giudicare una persona con questo metodo”.
Fonte: https://scuola.repubblica.it/toscana-firenze-itelistitutorussellnewton/2022/03/09/il-gioco-di-ruolo-lutilizzo-nel-mondo-del-lavoro/