Sono stati presentati il 9 aprile al Cnel, alla presenza di Romano Prodi (che ha tenuto una lectio magistralis) i risultati della prima consultazione pubblica organizzata dal Cnel sul futuro dell’Europa. CIDA era presente all’evento dopo aver dato un valido supporto alla diffusione del questionario fra i propri iscritti. La Confederazione è infatti convinta che solo un’Europa più forte potrà fornire all’Italia opportunità di sviluppo, crescita ed occupazione.
Nel suo intervento di fronte alle Parti Sociali ed a numerosi studenti, Romano Prodi ha affermato che “purtroppo, ancora una volta, le elezioni europee saranno intermedie e condizionate dai problemi nazionali”. Proseguendo, ha ricordato che l’Europa economicamente è cresciuta poco mentre Cina e Stati Uniti dominano lo scacchiere mondiale e proprio per questo ci vorrebbe un’Europa più forte, quello stesso continente che ha garantito la pace per oltre settant’anni e che quasi nessuno ricorda mai. Per Prodi la vera Europa è quella frutto dell’unione “di minoranze” che insieme possono convergere in un progetto più ampio e ridare fiducia a quel “sentimento europeista che non è mai venuto meno”.
Per l’ex Presidente della Commissione Europea oggi si comprende ancora di più come un’Unione allargata a 28 Paesi sia indispensabile. A suo avviso “l’Europa sociale non la si porta avanti senza un’Europa politica. Ci sono 350 miliardi all’anno di investimenti sociali ma se non c’è la volontà politica questo piano rimane sulla carta. L’Europa sociale c’è solo se c’è la volontà politica. L’Ue rimane tutt’ora l’unica area al mondo che garantisce il welfare a tutti i cittadini e questa è la più grande conquista sociale e politica ottenuta dall’umanità. Ricordiamocelo sempre”.
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