I manager europei vogliono essere protagonisti del rilancio dell’economia colpita dalla pandemia e possono avere un ruolo centrale nella realizzazione dei piani nazionali di attuazione del Recovery Fund. E’ questo lo spirito con cui il nuovo vertice della CEC European Managers vuole proporsi nella sua azione di dialogo con le istituzioni e i decisori politici e nell’operatività dei luoghi di lavoro. L’assemblea generale dell’organizzazione ha infatti rinnovato la squadra: Maxime Legrand, presidente; Torkild Justesen, segretario generale; Marco Vezzani, vicesegretario generale; Ebba Ohlund, tesoriere.
La CEC European Managers, rappresenta quasi un milione di manager in Europa attraverso le sue federazioni nazionali e settoriali. Nella sua mission, i manager sono chiamati a svolgere un ruolo essenziale, sia nelle aziende, sia come ‘facilitatori’ del dialogo nella società: l’obiettivo è prendere le decisioni giuste per prepararsi a un futuro più sostenibile e inclusivo, nella convinzione che il bagaglio di conoscenza, esperienza e capacità, tipico dei manager, possa aiutare a trovare soluzioni ai problemi complessi che pone l’attualità.
“Siamo entrati in una fase evolutiva dell’Unione Europea, dalla quale possono emergere finalmente le istituzioni e gli strumenti normativi necessari a guidare il continente verso un futuro di competizione tra sistemi globali” dice il presidente di CIDA, Mario Mantovani, augurando buon lavoro al nuovo vertice della CEC, e ringraziando Luigi Caprioglio, che ha ricoperto per due volte il ruolo di segretario generale della confederazione europea e ora è tesoriere uscente, per l’impegno profuso in questi anni.
“Il Recovery Plan deve rappresentare un’occasione, anche per i nostri manager, per dare un contributo all’accelerazione in corso, per favorire i processi di re-industrializzazione sostenibile, l’innovazione digitale, il welfare sussidiario, l’integrazione sociale, con l’obiettivo di rendere più forte e autonoma l’Europa nel panorama geo-politico mondiale. La CEC deve portare a Bruxelles la voce e le competenze dei manager europei”.
Marco Vezzani, in passato vicepresidente CIDA, ha ricoperto per 5 anni il ruolo di delegato della confederazione dei dirigenti italiani nel CESE e, nel corso della sua carriera professionale, ha lavorato spesso all’estero, maturando una visione internazionale delle questioni riguardanti sia i manager privati che pubblici. Un costante impegno sindacale svolto in Federmanager, inoltre, conferisce a Vezzani le caratteristiche necessarie a svolgere un ruolo propositivo e costruttivo nella CEC European Managers.