Il sindacato dei manager è favorevole all’utilizzo del Green Pass, anche se per sfruttarlo in tutte le sue potenzialità servirebbe in tempi brevi una legge, necessariamente di carattere generale, per permettere ad aziende e sindacati di applicarla a molteplici casi concreti. Lo ha detto Mario Mantovani, presidente di CIDA, intervistato da TGCom24 nella rubrica ‘Dentro i fatti’.
“Ci siamo espressi a favore del Green Pass in quanto è uno strumento semplice, di rapido utilizzo, sufficientemente certo nelle sue modalità che prescrivono non un obbligo vaccinale ma consentono di accedere o non accedere a luoghi considerati ‘a rischio’. In questo senso è indispensabile attuare preventivamente un’operazione di ‘mappatura’, di tracciamento del livello di rischio.
“Consideriamo il Green Pass uno strumento pratico, necessario anche per definire situazioni paradossali, che potrebbero presto verificarsi: ad esempio quei luoghi in cui i frequentatori, i clienti, saranno obbligati a esibire il Green Pass e i lavoratori degli stessi luoghi no. Insomma, occorre fare chiarezza rapidamente per non alimentare un clima di incertezza che può creare problemi di sicurezza personale e che sta danneggiando, in molti casi, anche la ripartenza economica. La norma dovrebbe fare chiarezza soprattutto nelle molte situazioni in cui il personale non può lavorare in smart working, come il caso delle catene di distribuzione e intrattenimento.
“Le rappresentanze sindacali dei datori di lavoro, dei manager, dei lavoratori, si sono sostanzialmente espresse a favore di questa scelta che non può essere ulteriormente frenata. Evidentemente serve una legge che non può che essere molto generale perché i casi sono tanti e talmente ramificati da rendere necessarie decisioni ad hoc, a livello settoriale, con accordi a livello aziendale. Ma una norma generale aiuterebbe a sbloccare la situazione”, conclude Mantovani.