Roma, 3 febbraio 2022. “Quello del Presidente Mattarella è stato un discorso da vero uomo delle istituzioni, che traccia il cammino che il Paese deve percorrere nei prossimi mesi ed anni: ne condividiamo lo stile e la sostanza apprezzando, in particolar modo, il richiamo alla funzione sociale dei corpi intermedi”. Lo ha detto Mario Mantovani, presidente di CIDA, commentando il discorso di insediamento del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.
‘Senza partiti coinvolgenti, così come senza corpi sociali intermedi, il cittadino si scopre solo e più indifeso’, ha detto Mattarella, “restituendo ruolo e prospettiva a chi, come CIDA, da oltre 70 anni difende e tutela i diritti e gli interessi della dirigenza, parte significativa della classe dirigente del Paese e in prima fila nella sfida per la modernità, la crescita economica, la ricerca della competenza e l’assunzione di responsabilità in quello che fa. I richiami del Presidente all’impegno profuso dal mondo della scuola e da quello della sanità sono anche un riconoscimento dell’abnegazione dimostrata dalla dirigenza scolastica e da quella medica nell’affrontare la pandemia.
“Anche il riferimento al mondo del lavoro, alle sue disuguagliane che colpiscono in particolar modo le donne e i giovani, condannati al precariato e a non essere adeguatamente retribuiti, fanno parte della cultura manageriale, che si batte quotidianamente per migliorare i processi produttivi e la gestione delle risorse umane.
“Facciamo nostre le parole del Presidente quando esorta a ‘rilanciare l’economia all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione, nell’ambito della transizione ecologica e digitale. La stabilità di cui si avverte l’esigenza è, quindi, fatta di dinamismo, di lavoro, di sforzo comune’. Se i recenti dati economici nazionali mostrano quanto sia stato produttivo l’impegno dei lavoratori italiani, Mattarella giustamente avverte che ‘questa ripresa, per consolidarsi e non risultare effimera, ha bisogno di progettualità, di innovazione, di investimenti nel capitale sociale, di un vero e proprio salto di efficienza del sistema-Paese’. Noi, come manager, siamo pronti a sostenere questo immane sforzo. Diciamo anche noi ‘l’Italia è un grande Paese’, ha concluso Mantovani.