Il 28 febbraio CIDA ha partecipato ad una riunione convocata presso il Ministero del Lavoro dal Sottosegretario Durigon sul tema della riforma pensionistica. La delegazione CIDA, guidata da Guido Carella, ha fatto notare come rispetto alle normative vigenti, c’era bisogno di introdurre maggiore flessibilità. Tuttavia, il provvedimento in discussione per la sua transitorietà e per alcune disposizioni, non coglie l’esigenza di migliorare la Riforma Fornero, bensì introduce una nuova porta di ingresso, riportando il sistema previdenziale agli anni della “giungla pensionistica” dove molte categorie avevano regole diverse e crea un vuoto di prospettive con il concreto rischio, passato il periodo di applicabilità, di un ritorno in grande stile di una Riforma Fornero Bis.
CIDA ha inoltre criticato il divieto di cumulo, l’art. 21 (che produce degli effetti paradossali: autorizzando a versare contributi INPS anche oltre il massimale contributivo si darebbe l’opportunità ai lavoratori di costruirsi una pensione elevata, che con altro provvedimento il Governo taglia) e gli svantaggi a carico di giovani e donne.
Il Sottosegretario ha ringraziato per i contributi ricevuti ed ha affermato che a suo avviso tale provvedimento è solo l’inizio di un percorso che dovrebbe portare ad una revisione totale del sistema previdenziale. Ha inoltre garantito un costante contatto con le Parti Sociali anche in futuro.