Il 31 luglio una delegazione CIDA, guidata dal Presidente Mario Mantovani e composta dal Vice Presidente Massimo Melega e dal Direttore Teresa Lavanga, ha partecipato ad un incontro con il Sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon sul tema “salute e sicurezza sul lavoro”.
All’incontro, cui hanno partecipato anche le altre Confederazioni sindacali, erano presenti il Capo della Segreteria del Sottosegretario, Raffaele Fontana ed il Direttore Generale del Ministero del Lavoro Romolo De Camillis.
Introducendo l’incontro, il Dott. Fontana ha chiarito che il Ministero avverte l’urgenza di trovare soluzioni ad un tema molto delicato cercando di ripristinare quel principio di tripartitismo che, fino all’introduzione del Job Act, aveva sempre contraddistinto il settore della salute e sicurezza.
Il Sottosegretario Durigon ha espresso la volontà di lavorare in modo celere per pervenire quanto prima, anche in autunno, ad un provvedimento normativo (non ha escluso un Decreto) capace di risistemare quegli ambiti ritenuti più problematici senza stravolgere il corpo del Decreto 81/2008.
Nel suo intervento il Presidente Mantovani ha evidenziato il ruolo fondamentale svolto dal management per una diffusa cultura della sicurezza. Ha quindi sottolineato come negli ultimi anni la progressiva adozione delle misure di prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro, ha dato luogo ad una sensibile riduzione delle morti per infortunio nei siti produttivi, anche se l’impennata degli infortuni in “itinere” ha determinato una crescita complessiva delle morti, mostrandoci quanto lavoro ci sia da fare sul fronte delle abitudini della popolazione, anche in termini di “igiene dei comportamenti” (rispetto dei ritmi sonno-veglia, guida responsabile, ecc.). Il Presidente CIDA ha inoltre ricordato la necessità di affrontare il tema degli infortuni e della salute anche in ambiti non produttivi, in particolare nel settore dei trasporti, dell’intrattenimento e delle attività commerciali che gestiscono contanti, con un approccio che metta insieme le diverse competenze ministeriali.
Ha quindi ceduto la parola al Vice Presidente Melega per una disamina più articolata delle proposte CIDA:
• l’attivazione di un efficiente sistema di raccolta, elaborazione e circolazione delle informazioni – in particolare delle Buone Pratiche, che coinvolga l’intero sistema istituzionale, le Parti sociali e la comunità scientifica ed accademica. Va riscoperta la natura prettamente tecnico-organizzativa della sicurezza, dando nuovo impulso a sistemi di gestione razionali ed efficaci, ben strutturati e codificati, ma mai statici.
• è indispensabile che le forze sociali dedichino rinnovata attenzione allo sviluppo delle attività di formazione (dei lavoratori e degli imprenditori), specialmente nelle imprese di minori dimensioni, curando maggiormente gli aspetti legati alle peculiari situazioni aziendali, e sviluppando quindi le competenze aziendali interne. E’ invalsa la prassi di una Formazione troppo generalista, mentre la si dovrebbe incardinare sul Documento di Valutazione dei Rischi aziendale;
• per quanto riguarda le attività di vigilanza e controllo, oltre al loro potenziamento e ad una maggiore trasparenza, è necessario consolidare una effettiva sinergia tra le varie istituzioni competenti, per una effettiva visione interdisciplinare e sistemica della materia e la conseguente disponibilità ad operare in stretto coordinamento e – cosa ancora più importante – con approccio collaborativo e preventivo nei confronti delle Aziende. Il controllore deve finalmente essere un generatore di sicurezza, non soltanto di contravvenzioni e pene. Nessuna collusione, ma una ferma determinazione verso lo scopo: maggiore sicurezza ed igiene sul lavoro;
• infine, è opportuno continuare ad applicare e potenziare i sistemi incentivanti per coloro che applichino soluzioni secondo norme di buona tecnica che accrescano l’efficacia del sistema di prevenzione e protezione dai rischi, anche attraverso agevolazioni fiscali in funzione degli investimenti fatti per il miglioramento della sicurezza.
Al termine della riunione è stata preannunciata una probabile convocazione per la prossima settimana. Nel caso in cui non ci fossero le condizioni per procedere in tal senso, la convocazione sarà aggiornata a settembre.