A seguito degli attentati a Bruxelles la CEC ha diffuso un comunicato stampa. Nel testo si legge:
“Il nostro ufficio di Bruxelles si trova proprio sopra la stazione metropolitana di Maelbeek. La nostra Organizzazione ha avuto un’enorme fortuna a non essere devastata dagli attentati di martedì mattina” ha detto Ludger Ramme, Presidente CEC.
“Ma il nostro dolore e la nostra costernazione non sono meno sentiti: Bruxelles è la nostra seconda casa, il cuore ed il cervello di questo edificio così prezioso per noi, la nostra comune Unione Europea. Come accadde per gli attentati di Parigi, noi soffriamo come se questi attacchi barbari avessero avuto luogo nelle nostre città e ci sentiamo tutti uniti da un profondo cordoglio per le vittime, per le loro famiglie ed amici”.
Il Presidente CEC continua:
“Sentimenti di rabbia scorrono in noi, ma dobbiamo riuscire a vincerli e ad ascoltare la nostra razionalità. La paura diminuirà ma ci farà restare vigili. E’ arrivata l’ora di riunirsi attorno ad atti concreti. Dobbiamo andare a Molenbeek, Schaerbeek e in tutti gli altri quartieri delle nostre città per smantellare queste società “parallele” portando la speranza, l’educazione e migliori opportunità per le persone che ci vivono, le stesse persone che per troppo tempo abbiamo dimenticato”.
“E’ tempo di non affidare più l’integrazione dei migranti a politici deboli, che hanno chiuso gli occhi di fronte a ragioni elettorali permettendo ad intere zone delle nostre città di crescere senza alcun controllo. Dobbiamo essere onesti con noi stessi: siamo tutti responsabili, e dobbiamo impegnarci per difendere la nostra libertà e il nostro stile di vita. Ciò che ci attende è probabilmente il più grande sforzo collettivo che sia stato mai richiesto alle società moderne”