“E’ una sentenza che ci lascia l’amaro in bocca e le cui motivazioni andranno lette con attenzione per capire se ci sono gli auspicati richiami all’Esecutivo affinché si ponga finalmente fine alla sconcia pratica di usare i pensionati come dei ‘bancomat’ cui ricorrere quando si aprono falle nei conti pubblici”: è il commento di Giorgio Ambrogioni, Presidente di CIDA, che ha assistito i propri associati nei ricorsi conto il cosiddetto decreto Poletti sulla parziale perequazione delle pensioni, successivamente alla sentenza della Consulta che aveva bocciato la norma Fornero 2012-2013.
“E’ una pagina buia per i diritti dei pensionati e per l’intera politica previdenziale del Paese – spiega Ambrogioni – perché rischia di creare un precedente pericoloso per chi è in pensione: ogni qual volta emergeranno esigenze di cassa, al Governo di turno verrà la tentazione di ricorrere al prelievo sui redditi dei pensionati. Una manovra che troppo volte abbiamo visto effettuare e nei confronti della quale ci auguravamo che la Consulta, dopo la precedente sentenza sulla legge Monti-Fornero, ponesse finalmente fine. Non vorremmo che dopo una forte pressione mediatica sulle ipotizzate conseguenze che l’accoglimento dei ricorsi avrebbero prodotto – ha aggiunto il Presidente di CIDA – si sia preferito scegliere la via che la ‘ragion di Stato’ giudicava più opportuna.
“Comunque noi continueremo in tutte le sedi a difendere i diritti dei pensionati e ad opporci ad ogni tentativo di cambiare le carte in tavola, cioè la legislazione in vigore, ai loro danni. Confidiamo che la politica, i partiti, il Governo si facciano carico di questo problema e adottino misure di tutela dei diritti dei pensionati e non di ulteriori norme vessatorie”.
“Su questo tema, apriremo un confronto molto serio e fermo con i Partiti nell’ambito della prossima campagna elettorale, chiedendo risposte ed impegni precisi”.
“I problemi del lavoro, dei giovani, si affrontano e si risolvono con interventi mirati alla crescita economica, allo sviluppo produttivo, al recupero della produttività. Mai con provvedimenti che mettono in conflitto le generazioni” ha concluso Ambrogioni.